Colorno.
E' il 1873.
In seguito ad una epidemia di colera, l'ex palazzo ducale diventa un rifugio per i malati.
Inizialmente doveva essere temporaneo, ma molti rimasero lì per sempre, intrappolati tra le pareti di quello che si rivelò un inferno di anime perdute.
Un manicomio.
Oltre ai malati, il luogo accolse anche vagabondi, prostitute, bambini abbandonati. Tutti costretti a vivere in pochi metri quadri e a condividere pessime condizioni igieniche oltre che trattamenti al limite del normale. Le torture terminarono nel 1978 con la legge Basaglia, legge che imponeva nuovi metodi di cura.
Ora la struttura giace in totale abbandono.
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